Imago Mundi
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Thomas Mann
FEDERICO E LA GRANDE COALIZIONE
Un saggio adatto al giorno e all’ora

Anno di pubblicazione 2006
A cura di Nada Carli
Illustrazioni b/n
Pag. XLVI - 58
Prezzo € 16,00
Collezione Imago Mundi
ISBN 9788884630131


Allo scoppio della Prima guerra mondiale, Thomas Mann sentì la necessità di scrivere parole che si accordassero con la drammaticità dei tempi. Nacque così, tra il settembre e il dicembre 1914, Federico e la Grande Coalizione.
Riscontrando forti analogie fra le circostanze storiche che avevano determinato le guerre di Federico II di Prussia e quelle che erano all'origine del conflitto in atto, lo scrittore pensava di essere d'aiuto alla Germania.
Con questo "saggio adatto al giorno e all'ora", l'autore suscitò scalpore in tutta Europa; persino Heinrich Mann criticò il fratello, mentre il valore letterario dell'opera rimase in secondo piano.
Oggi, placati gli animi, si rilegge questa biografia di Federico il Grande con altro spirito, apprezzandola per l'elegante raffinatezza con la quale Mann ricostruisce il tono e l'atmosfera di un'epoca. La figura del re di Prussia emerge in tutta la sua grandezza, ma anche nelle sue immemorabili meschinità; un ritratto ricco di chiaroscuri, da cui si delinea una personalità completa e viva senza retorica o pietose finzioni.

L'Autore

Thomas Mann (Lubecca 1875 - Kilchberg 1955) nacque in una nota famiglia dell'alta borghesia mercantile della sua città. Alla morte del padre la ditta venne liquidata e la madre con i figli più piccoli si trasferì a Monaco, dove Thomas la raggiunse al termine degli studi. Si impiegò per necessità in una società assicurativa, ma ben presto lasciò il lavoro per iscriversi all'università. Su invito del fratello Heinrich intraprese un viaggio in Italia e, a Palestrina, iniziò a scrivere Buddenbrook, la saga della sua famiglia che diverrà una delle sue opere di maggior fama. Abbandonati gli studi, si dedicò a una promettente carriera letteraria. Nel 1905 sposò Katja Pringsheim dalla quale ebbe sei figli; fra questi, lo storico Golo e Klaus, autore di Mephisto.
La sua carriera di scrittore non conobbe che successi, culminati nel premio Nobel del 1929, mentre la vita privata fu costellata da dolori e sofferenze: la prematura scomparsa dell'amatissima sorella Clara, la morte dei figli Erika e Klaus (suicida a Cannes nel 1949), l'esilio forzoso all'avvento del nazismo e la conseguente confisca dei beni.
Visse per lunghi anni negli Stati Uniti e insegnò all'Università di Princeton. Nel 1951 ritornò in Europa, prima a Erlenbach, poi a Kilchberg, in Svizzera, dove morì.
Scrisse opere immortali e universalmente riconosciute quali Der Tod in Venedig, Der Zauberberg, Doctor Faustus.

L'Indice

Introduzione di Nada Carli * Note biografiche * Bibliografia * Galleria iconografica * Premessa alla ristampa del 1953

Estratto Introduzione di Nada Carli

“La professione borghese come forma di vita, - scrive György Lukács, - significa in primo luogo la supremazia della morale nella vita, dominata sempre da elementi che si ripetono sistematicamente e regolarmente, che doverosamente ritornano, da ciò che si deve fare, senza tener conto del piacere o de fastidio che ne derivano”. In altre parole: il predominio dell’ordine sullo stato d’animo, del duraturo sul precario e della tranquilla operosità sulla genialità, nutrita solo di sensazioni, come commenta Thomas Mann. Questa è forse la più esatta e pregnante definizione del mondo borghese nella sua accezione più alta, perché non si tratta di una Weltanschauung meschina e ipocrita, come affermavano i romantici, ma di un impegno di vita, che implica una serie di doveri e di responsabilità e che abbraccia tutti i campi dell’attività umana, sia materiali che spirituali…

 

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