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Paolo Baffi
Paolo Baffi
Considerazioni Finali della Banca d'Italia
Anno di pubblicazione 2013
Saggi di commento
Fabio Merusi
Luigi de Rosa
Paolo Savona
Pag. XLIV+ 650 - Prezzo € 50
Collana: Considerazioni Finali della Banca d'Italia
ISBN 8884630118

L'Autore

Paolo Baffi (Broni 1911 - Roma 1989) entra in Banca d’Italia nel 1936; dal 1960 al 1975, ricopre il ruolo di Direttore generale. Nell’agosto del 1975 è nominato Governatore, anche grazie al sostegno di Ugo La Malfa. Ma il clima politico è teso e, nel marzo del 1979, Baffi viene incriminato nel corso di un’inchiesta della Procura di Roma sul mancato esercizio della vigilanza sugli istituti di credito. Il Vicedirettore, Mario Sarcinelli, è tratto in arresto, onta che a Baffi verrà risparmiata solo a causa dell’età. Nonostante le numerose manifestazioni di solidarietà, l’indignazione per l’operato della magistratura romana e il completo proscioglimento dalle accuse, preferiscono rassegnare le dimissioni.

Eletto successivamente Governatore onorario, dal 1979 al 1981, Baffi sarà professore ordinario di politica monetaria alla facoltà di Scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma, nonché consigliere e poi vicepresidente della Bri (Banca dei regolamenti internazionali). Dal 1972 egli è inoltre “socio corrispondente” dell’Accademia dei Lincei.

Paolo Baffi muore a Roma il 4 agosto 1989. A suo nome è intitolata dal 1990 la biblioteca della Banca d’Italia. Tra i suoi lavori di carattere scientifico ricordiamo Studi sulla moneta (1965) e Nuovi studi sulla moneta (1973).


Il Libro

Il volume, arricchito dai saggi critici di Fabio Merusi (giuridico istituzionale), Luigi de Rosa (storico economico), Paolo Savona (economico) racconta e ripercorre le tappe salienti di questo tormentato periodo, offrendo una pagina di storia eonomico-politica inedita e illuminante. Gli anni compresi tra il 1974 al 1979 segnarono un periodo di allarmanti difficoltà che vide la Banca d’Italia oggetto di attacchi senza uguali. Subentrato a Guido Carli nel Governatorato, Paolo Baffi, tempra di fine economista nonché uomo di incrollabili principi, si trovò dunque ad affrontare una situazione assai spinosa. Lo spettro dell’inflazione, i conflitti sindacali, la crisi profonda del sistema industriale, il blocco energetico, il terrorismo, la lotta armata, gli scandali finanziari che sfociarono nel crack Sindona: nulla gli venne risparmiato, ma Baffi cercò di mantenere l’Istituto autonomo dall’ingerenza politica e di fornire strumenti di gestione, controllo e pianificazione per l’economia del Paese, mostrando un atteggiamento inflessibile nei confronti dei legami perversi fra banche e politica sia perché Sindona era già stato oggetto di intervento del duo Carli-La Malfa sia perché toccò anche interessi più ampi della galassia Sindona. Proprio per questo, il clima si fece sempre più pressante e inevitabilmente degenerò nello scontro aperto e diretto: il Governatore fu incriminato e posto sotto inchiesta; il Vice-direttore generale, Mario Sarcinelli, venne arrestato. Assolti in istruttoria, rassegnarono di lì a poco le dimissioni, infliggendo così un colpo durissimo alla storia della democrazia e del nostro paese.

L'Indice

Prefazione di Carlo Azeglio Ciampi
NOTE BIOGRAFICHE
Bibliografia
PAOLO BAFFI GOVERNATORE
di Luigi De Rosa
CAPITOLO I
Paolo Baffi governatore della Banca d’Italia
CAPITOLO II
Baffi alla prova del fuoco
CAPITOLO III
Alla ricerca della stabilita
CAPITOLO IV
La Banca d’Italia nella bufera: fine del governatorato di Paolo Baffi
PROFILI ISTITUZIONALI DELLE RELAZIONI DI PAOLO BAFFI
di Fabio Merusi
Riflessioni sul modello economico di Paolo Baffi
Di Paolo Savona
CONSIDERAZIONI FINALI DELLA BANCA D’ITALIA
Relazione per l’anno 1975
Relazione per l’anno 1976
Relazione per l’anno 1977
Relazione per l’anno 1978
 

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